Clinica oftalmica per la provincia d’alessandria
Unità mobile sanitaria
una risposta concreta per lo screening degli occhi
Il progetto di creare un’ unità mobile per uno screening oftalmico, che potendosi spostare sul territorio, metta a disposizione della popolazione una struttura perfettamente attrezzata, è mirato principalmente a ridurre l’incidenza delle malattie degli occhi. All’interno della clinica, oltre all’area relativa alla strumentazione sanitaria, è prevista un’area ad uso ufficio per il personale sanitario. Particolare attenzione e’ stata prestata alla strumentazione oftalmica con uno studio approfondito sull’ergonomicità dell’intera dotazione in modo da permettere l’esecuzione di svariati esami senza richiedere che né il personale sanitario, né, tanto meno, il paziente debbano spostarsi.
In generale vari fattori della vita moderna portano spesso a trascurare o considerare transitori i disturbi della visione che vengono seriamente affrontati solo quando il livello di gravità è tale da compromettere la visione stessa. Questo fatto assume maggiore rilievo nelle aree di territorio più distante da centri specialistici.
,
L’indubbio risultato sanitario che si prefigge è la riduzione dei costi di gestione in quanto una sola unità, attrezzata con strumentazione avanzata, può coprire un vasto territorio eliminando quindi sia i costi dello spostamento di chi deve usufruire del servizio, sia i costi dovuti all’approntamento di ambulatori decentrati che comportano, oltre all’occupazione di adeguati locali opportunamente strutturati ad ambulatori medici.
“In definitiva, alla luce dei risultati sanitari ottenibili, alla capillarità del servizio erogabile sul territorio ed in considerazione dei ridotti costi di gestione dell’unità mobile oftalmica, la scelta fatta dalla Provincia di Alessandria, dall’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Alessandria e dalla SOMS alessandrine può essere considerata una valida e vincente occasione da parte del Servizio Sanitario Nazionale di diversificare gli interventi sul territorio”